Alla scoperta del fagiolo bianco di Controne.
Eboli , 29 Ottobre 2019 , Martedi
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Per il nostro terzo viaggio, in questo autunno estivo, scegliamo di andare a Controne per dedicare il menù delle prossime due settimane ad un prodotto di eccellenza del nostro territorio, il fagiolo bianco, presidio slow food dal 2011 . Superando Persano e le bellissime campagne attorno a Serre, una lunga serie di tornanti ci fanno da una parte ammirare tutta la piana del Sele dal mare fino alle porte della Lucania e dall’altra un Alburno maestoso e imponente che ci annuncia un Cilento sconfinato.
Da segnalare purtroppo tantissimi mostri eolici davvero inquietanti e un’enorme distesa di plastica sulla piana che deriva dall’uso eccessivo di serre per l’agricoltura intensiva…quasi non si vede più la terra!!! Arriviamo a Controne dopo il bivio per Postiglione costeggiando da vicino le vette di questa montagna fantastica tra una sconfinata campagna di uliveti e vigneti. Nella piazzetta del paese veniamo accolti dal mitico Michele Ferrante, un gigante buono che ci ha ricordato un po’ Carlo Azeglio Ciampi e il leggendario Zio “Zeb” di Alla Conquista del West.
Michele è il vero contadino che ama e crede nel territorio in modo viscerale e sincero. Ha questa azienda modello in cui ci lavorano prevalentemente donne e dove ogni anno produce con grande sacrificio il fagiolo bianco di Controne, il fagiolo dolico, zucchine essiccate, peperoncino di Controne, peperoni cruschi, orzo, farro cicerchie. Naturalmente producono anche un olio eccellente. Abbiamo la fortuna, essendo periodo di raccolta, di poter apprezzare questo prodotto da vicino, ancora grezzo, appena raccolto: un vero miracolo della natura. Michele quando parla è un vulcano attivo, vorrebbe in un minuto raccontarti tutta la sua vita e la sua passione per la terra: un vero eroe del nostro tempo.
Dopo aver comprato fagioli bianchi, fagioli dolici, peperoncini e farro ripartiamo verso la valle per arrivare da Ciro Macellaro, giovane enologo nonché imprenditore per il vino. La sua piccola azienda ha una vigna ereditata dai nonni posta su una collina davvero incantevole e dolce con alle spalle l’Alburno a protezione. Ciro è un ragazzone molto preparato, volenteroso e innamorato di
questa terra. Con molti sforzi e senza l’aiuto di finanziamenti dedicati ha saputo costruire questo gioiello che negli anni ha saputo imporsi in un mercato di nicchia è qualità con i suoi 4 vini :
il Ripaudo (fiano e falanghina) Rosadea rosato (montepulciano) Panormo (Aglianico e montepulciano), Quercus ( 100% Aglianicone ).
Tutti molto interessanti per profumi e intensità ma su tutti sicuramente l’aglianicone Quercus. Questo vitigno, quasi in via di estinzione è stato riesumato da Ciro ed altri viticoltori coraggiosi per ridare dignità a quello che sembra il progenitore dell’aglianico. Dopo una degustazione ricca in cantina, con enorme sforzo riusciamo a rialzarci da tavola per rimetterci in cammino per andare a trovare questa piccola grande realtà della ristorazione: La Taverna degli antichi sapori.
Il posto è ben curato ed accogliente, veniamo colpiti da una dispensa a vista con tutte le eccellenze di vari produttori del Cilento dalla pasta fatta in casa, il vino, le confetture, i legumi et. A tavola possiamo apprezzare i piatti della tradizione davvero prelibati e succulenti con il fagiolo sul trono e cucinato dalla chef Carmela in modo magistrale: la zuppetta con la scarola, con la salsiccia e con le pappardelle. Siamo stati davvero bene. Allegri e soprattutto sazi ritorniamo a valle pensando al menù da proporre e ascoltando Modugno con un tramonto arancio su Capri.
Alberto
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Menu degustazione
Piatto unico :
#terzoviaggio #controne #fagiolo
Zuppetta di fagioli bianchi con crostini
Euro 6.00
Pasta e fagioli
Euro 7.00
Salsiccia e Fagioli
Euro 8.00
Doganello “Controne “ con Scarola e Fagioli
Euro 8.00
Tot 25.00 euro invece di 29.00 euro
Bevande escluse