Anolini in brodo e Mariole nei luoghi di Giuseppe Verdi, Barezzi e Giovannino Guareschi.
Eboli, 20 Novembre 2019, Mercoledi
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Siamo giunti a novembre che per noi significa Barezzi , il nostro primogenito. È difficile raccontare quello che proviamo alla luce del nostro distacco da Parma dopo 22 anni. Ritorniamo da ospiti in una città che ci ha dato tutto e che non finiremo mai di ringraziare. Fuori fa freddo e c’è il solido umido che ti fa desiderare un piatto di brodo e cappone o un bel cotechino bollito con salsa rossa e verde …ma appena entrati al Regio, il Teatro che ha adottato da anni il Festival, tutto sembra fermarsi, l’odore di legno misto velluto ti riporta indietro tra arie, romanze e duetti.
Noi tanti anni fa ci inventammo questo evento dedicato al mecenate di Verdi, per l’appunto Antonio Barezzi da Busseto. Ora siamo qui dopo tredici anni ad organizzare questa edizione dal 15 al 17 novembre. Ospiti del festival Echo and the Bunnyman , Apparat, Giovanni Lindo Ferretti, Dente, Vasco Brondi, Nouvelle Vague e tanti altri. Gli spettacoli sono tutti sold out, con tanta gente da fuori regione e dall’estero. Tre giorni intensi volati via tra criticità, mal di testa e tante soddisfazioni. È strano scrivere qualcosa del Festival nelle vesti di Alberto, lo facciamo perché non potevamo ignorare quello che rappresenta Parma e il suo territorio per il cibo.
È stato quasi del tutto naturale pensare di dedicare il prossimo menu a questa miniera incredibile di cibo succulento che crea vera dipendenza . Ne sono io tra i primissimi testimoni. Dopo l’ultima data finita con varie standing ovation dei Nouvelle Vague e JP Bimeni con pubblico in delirio, ci svegliamo forzatamente lunedi mattina ancora frastornati e sbronzi per raggiungere il silenzio e disperdere la vista verso l’infinito: la Bassa Parmense.
Questo luogo epico e senza fine che ha dato i natali a Giuseppe Verdi e Giovannino Guareschi dona un senso di pace interiore percorrendo queste strade tra le nebbie che ti conducono verso le grandi pioppete del grande fiume Po’. Arriviamo a Zibello , la patria del Culatello accolti dal grande Giulio Parenti , proprietario de “La Boutique della Carne” un vero e proprio caveau del peccato.
Siamo qui per comprare la Mariola, un cotechino artigianale, presidio slow food , dalle dimensioni importanti . Il suo sapore non si puo’ descrivere se pensiamo poi ad un purè fumante con mostarda a parte. Giulio è davvero un gran personaggio dalla battuta sempre pronta e con questa parlata che ti fa venire sempre fame. Satana!!!
Saremmo dovuti tornare a Parma ma percorriamo ancora la strada del gusto che ci porta a Villanova, paese che ospita Villa Verdi, dove il Maestro passo’ l’ultimo periodo della sua vita prima di morire a Milano nel 1901. Qui c’è un’azienda biologica molto interessante che fa delle giardiniere e delle salse per bolliti davvero strepitose. Stiamo parlando dell’Azienda della famiglia Pisaroni nella cascina Pizzavacca , accolti da Emanuele Pisaroni con grande gentilezza e professionalità.
Non abbiamo musica in questo grande furgone a noleggio ma guardando queste golene e le fattorie color giallo ocra riecheggia la voce unica di Maria Callas in “D’amor sull’ali rosee “ da Il Trovatore di Giuseppe Verdi. Vorremmo perderci ma Eboli ci aspetta.
Alberto
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Menù degustazione del 20 Novembre –
#quartoviaggio
Misto salumi Parma con parmigiano e giardiniera
Euro 10.00
Anolini in brodo di cappone
Euro 10.00
Mariola con purè di patate e salsa rossa
Euro 15.00
Tot 30.00 euro invece di 35.00 euro
Bevande escluse